Mi piace
che provi a pettinare l’inpettinabile,
quello sguardo stupito
forse anche un po’ deluso
ma fiero,
la silente negazione del passato
dei momenti inefficaci
dell’obitorio costretto dai malvagi.
Mi piace
il sudore della tua pelle,
le mani vivaci ad aggiustar danni,
la forza che imprimi dentro e fuori l’Amore
Come un gatto vagheggi nel mondo,
senza casa ma con mete lontane
Non c’è buio per le tue pupille,
nè bestia incombattibile,
nè trame e sotterfugi a frenarti.
Mi piace,
più di tutto,
il tuo silenzio
che invidio ma che diventa mio
nei momenti in cui guardo la poesia
MITRUCCODIPOESIA ©