Ci siamo dette tutto,
era una sera di maggio
dove si poteva ancora parlare
trattenendo la mente
Sono ritornata all’età del fuoco,
tu hai preferito la vita non vita
all’incanto di te
Non posso fartene una colpa
se la scomposizione di me
di me ti duole;
punge anche a me questa terra tra le mani, l’incapacità di germinare, le soffocate radici ormai innevate, questa inquieta essenza priva di compromessi e di giustificazioni
Dentro non ho che un primordio
senza tregua.

MITRUCCODIPOESIA ©