Fanno male le rivoluzioni
dei pensatori, archivi inesauribili
ed inguaribili.
Le feroci paure, che tutti si portano addosso, loro le annodano tra morse
soffocanti, nell’impeto imperativo di sbrogliarle.
Quasi sempre il finale è un coltellaccio,
intriso di sangue, nella pressione delle fauci.
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