bimbo bello
mio angelo
mio pensiero
il mio gioco più caro
manine paffute che osservano il mondo
curiose toccano
girano oggetti
seta che sfiora naso
capelli
viso di mamma
solo della tua purezza ho gioia
Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così. Italo Calvino, da “Il barone rampante”
bimbo bello
mio angelo
mio pensiero
il mio gioco più caro
manine paffute che osservano il mondo
curiose toccano
girano oggetti
seta che sfiora naso
capelli
viso di mamma
solo della tua purezza ho gioia